ue anni dopo l'arresto nell'operazione Argo, il Nucleo del Reparto investigativo dei carabinieri sono riusciti a mettere le mani su venti conti correnti, un appartamento, lotti di terreno e auto, per un valore complessivo di 400.000 euro, appartenuti al reggente della mafia bagherese.
Lo riporta la Repubblica di oggi in un articolo a firma di Alessandra Ziniti: Giacinto Di Salvo, detto Gino, era stato arrestato nell'operazione 'Argo' del 2013 e qualche mese dopo avevano trovato conferma nelle dichiarazioni di Sergio Flamia, le accuse rivolte al Di Salvo, in particolare quella di essere il capomandamento di Bagheria, ruolo che gestiva collaborato dallo stesso Flamia e da Salvatore Lauricella.
Già al momento dell'arresto a Di Salvo era stata sequestrata una somma di denro di oltre 63.000 euro che teneva nascosti nell'intercapedine di un sottoscala all'jngresso di casa.
Solo recentemente l'abitazione del tutto abusiva, dove abitava il Di Salvo e che sorge all'interno del parco di villa Valguarnera era stata sottoposta a sequestro; in precedenza e malgrado la confisca e la consegna nel 2009 all'Agenzia dei beni confiscati, non era stato 'possibile' sottrarre l'immobile all'uso del Di Salvo.
Di recente lo Stato ha sgombrato i mezzi che vi si trovavano ed ha preso possesso anche di una vasta area agricola circostante.
Si era pensato in un primo momento di ospitare all'inetrno della struttura un presidio dei Vigili del fuoco, ma l'idea è stata successivamente abbandonata.