Il GUP di Termini Imerese Sabina Raimondo ha condannato a cinque anni Salvatore Calì, 63 anni, il bagherese che la vigilia dello scorso Natale intorno alle 19 accoltellò l'ex genero, che voleva trascorrere la serata prenatalizia con la figlia di sette anni.
L'imputato aveva scelto il rito abbreviato che ha consentito uno sconto di pena di un terzo rispetto ai sette anni e mezzo iniziali.
L'uomo aggredito era già separato dalla figlia di Calì ed i rapporti tra le famiglie erano sempre tesi: quella sera in piazza Madrice, la pretesa del genero di prendersi la bambina proprio la vigilia di Natale , fece scattare la molla dell'ira nel suocero che colpì ripetutamente a coltellate il genero, allontanandosi poi rapidamente dal luogo dell'aggressione.
Furono alcuni dei presenti a chiamare il 118 e subito dopo il ricovero si temette per la vita del giovane; per fortuna la permanenza in Ospedale fu di poco più di una settimana.
La sera stessa Calì si andò a consegnare ai carabinieri confessando quanto accaduto, cosa che ha avuto anche un peso nella determinazione dell'entità della pena.
Il difensore di Calì, l'avv. Emanuele Manfredi, ha preannunciato ricorso in appello; l'aggressore è stato anche condannato a pagare una provvisionale di 10.000 euro, mentre l'entità definitiva del risarcimeto sarà definitoin un procedimento separato di fronte ad un Tribunale civile.