Questo pomeriggio nell'aula bunker del carcere di Pagliarelli il giudice monocratico Wilma Mazzara ha pronunciato le sentenze nei confronti degli imputati del processo Argo che hanno scelto il rito abbreviato: molto dure le condanne, solo se si pensa che sono già ridotte di un terzo per avere scelto gli imputati il rito abbreviato e perchè in certi casi superano le stesse richieste del Pubblico Ministero Francesca Mazzocco; miti invece le pene ai due principali pentiti bagheresi Sergio Flamia, condannato a 5 anni e 8 mesi, e ad Antonino Zarcone condannato a 2 anni e 6 mesi, che tengono siuramente conto del contributo dato alle indagini e al disvelamento delle trame mafiose.
Le pene in assoluto più pesanti sono andate a Rosario La Mantia, 14 anni e sei mesi, reggente della famiglia mafiosa di Altavilla Milicia dopo l'arresto di Franco Lombardo che è stato condannato a 14 anni; stessa pena di Salvatore Lauricella reggente della famiglia di Villabate.
A Gino Di Salvo, considerato reggente della famiglia di Bagheria e capomandamento 12 anni, le stessa pena cui è stato condannato Mozdahir Driss.
Seguono poi Centineo Francesco e Pietro Liga con una pena di 10 anni e sei mesi, Vincenzo Graniti e Silvio Girgenti condannati a 10 anni, mentre 8 anni e sei mesi è stata la condanna per Bruno Salvatore Giuseppe.
Per tutti questi imputati sono risultati provati secondo il giudice i reati di associazione mafiosa oltre ad episodi di estorsione e danneggiamenti vari seguiti ad attentati a scopo estorsivo.
A Guagliardo Umberto di Altavilla Milicia, per cui risulta provato anche il possesso e il traffico di armi, sono stati comminati 6 anni e sei mesi di pena, mentre a 4 anni e 6 mesi è stao condannato Salvatore Fontana.
Seguono poi gli imputati minori, al pentito Giuseppe Carbone 4 anni, 3 anni all'altavillese Sebastiano Purpi e al suo concittadino, il collaborante Vincenzo Gennaro, mentre a Carbone Lorenzo sono stati inflitti 2 anni e 10 mesi
Due soltanto gli imputati assolti Michele Cirrincione e Vincenzo Gagliano.