Il sito ufficiale del comune di Bagheria ha pubblicato un lungo resoconto che dà conto che nei giorni scorsi il sindaco Patrizio Cinque assieme agli agenti del Nucleo operativo di polizia ambientale ha effettuato ua ricognizione sulle dsicariche abusive esistenti nelle aree periferiche nostro territorio
“Durante il sopralluogo – spiega il sindaco – abbiamo scoperto anche un sito sequestrato dalla forestale in via Vicinale Serradifalco; dobbiamo comprendere il motivo del sequestro” – spiega Cinque, che aggiunge: “La programmazione operativa sarà così organizzata; si recupereranno tutte le segnalazioni private, si metteranno a confronto, si controllerà il tipo di rifiuto abbandonato in discarica abusiva, che è una prassi già ricorrente, giacché, a secondo del rifiuto, c’è una particolare metodologia di smaltimento. Eseguita la certificazione del rifiuto trovato, si stabilirà l’operatività”.
Dalla relazione emerge che fino all’anno 2011 le discariche abusive si formavano nei seguenti siti: Viale Sant’Isidoro; La trazzera che congiunge Villa Sant’Isidoro con la frazione di Aspra; la strada comunale Eleuterio; la via case Parisi; la via comunale Serradifalco Angiò; contrada Incorvino-Lanzirotti crocevia; contrada Incorvino-Consona; via Tommaso Campanella con via Valla; via Agostino Aiello; via Comunale Lorenzo; via Dolce Impoverile; il prolungamento del viale Libertà e il prolungamento di via Dante.
Su questi 13 siti, dopo i controlli effettuati a partire dal 2011, le discariche sono diminuite, si sono ridotte e alcune del tutto scomparse. Nello specifico si tratta di: quella di viale Sant’Isidoro che è quasi scomparsa; la stradella non asfaltata che congiunge villa Sant’Isidoro con la frazione di Aspra; la strada comunale Eleuterio; la via Parisi; la via comunale Serradifalco Angiò; la via Tommaso Campanella con via Valla; la via Comunale Lorenzo.
Le discariche abusive sono per lo più composte da rifiuti ingombranti e materiali speciali quali: rottami di elettrodomestici, mobili, materassi e reti, sanitari, manufatti in ferro e legno, rifiuti inerti derivati da piccole manutenzioni domestiche, residui di potatura, apparecchi ed elettronici (PC, fax, stereo, cellulari, TV) giocattoli voluminosi, pneumatici, sfabbricidi e la pericolosa ondulina di eternit (cemento e amianto).
Dalla relazione del Nopa emerge che il fenomeno potrebbe essere arginato con un continuo monitoraggio dei vari siti dove sono abbandonati i rifiuti per perseguire i responsabili delle violazioni, intensificando continuamente gli appostamenti. E’ evidente che un tale continuo controllo – spiegano dal NOPA – è dispendioso economicamente e prevede un impiego di forze ingenti. Altra soluzione deriverebbe dalla videosorveglianza; la gara à stata espletata nei primi mesi del 2013, occorre definire l’iter procedurale.
Intanto il NOPA solleciterà gli enti preposti per la bonifica delle discariche citate ed avvierà uno studio allo scopo di arginare definitivamente il fenomeno.
“Non ci faremo sommergere da una problematica, seppure così gravosa - termina il sindaco di Bagheria – sarà difficile risolvere i problemi in breve tempo ma attenzioneremo, una per una tutte le zone periferiche per punire i trasgressori e cercare di favorire la bonifica delle zone”.
Fonte Ufficio Stampa del comune di Bagheria
nella foto l'incendio di copertoni dei giorni scorsi in viale Sant'Isidoro