Sono ben nove i computer che ignoti hanno trafugato dal comune di Bagheria, non è ancora chiaro se nella notte di venerdì o di sabato. Ad essere presi di mira sono stati l'Ufficio legale dove sono stati rubati i due computer in dotazione, e l'Ufficio Tasse dove ben sette computer hanno preso il volo assieme ad alcune unità di memoria.
In questo momento gli uomini della Polizia scientifica ede l Commissariato di Bagheria stanno facendo i rilievi per verificare la presenza di impronte digitali o comunque di tracce o elementi utili per risalire agli autori del gesto.
Diverse le ipootesi su come e quando possa esere stato realizzato il furto: ad accorgersene stamattina sono stati gli impiegati degli uffici coinvolti, ma nulla esclude che l'azione criminosa possa essere stata perpetrata già nella notte di venerdì.
Secondo i primi accertamenti i ladri dopo avere svuotato sui pavimenti degli uffici i sacchi neri della spazzatura li hanno utilizzati per asportare la refurtiva. Ipotesi anche sulla via di accesso utilizzata: se, come parebbe, i malviventi sono entrati scavalcando il cancello della villetta Ugdulena, o anche se approfittando della iniziative di Natale in cantiere che si svolgono proprio nella villetta siano riusciti a penetrare negli uffici e ad acquattarsi attendendo poi la notte per portare a termine il furto.
Sicuramente per allontanarsi hanno utilizzato l'accesso secondario al comune di via Goethe la cui serratura è risultata manomessa.
Al di là del danno economico, ed era forse questo l'obiettivo del ladri, c'è il danno sicuramente più grave legato al furto delle unità di memoria, perchè in queste erano custoditi dati importanti e le posizioni dei contribuenti oltre che di quanti hanno contenziosi aperti con il comune.
Anche se il comune conserva i dati in una memoria esterna ci vorrà del tempo per ricostruire le singole posizioni dei contribuenti e questo potrebbe riverberarsi sulle casse comunali, già dissestate di suo, con ritardi o omissioni di versamenti.
Comunque la prima impressione degli inquirenti, in considerazione dei numerosi furti di computer perpetrati nelle scuole, e che non rintracciabile un criterio selettivo nel furto delle memorie, porterebbe ad escludere che i ladri abbiano voluto provocare ad arte un danno che vada al di la del valore venale delle apparechhiature rubate.